Kiabi lancia il progetto Maam: con le mamme nell’ottica della simmetria delle attenzioni

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KIABI, leader francese del fast fashion, rivoluziona il mercato attraverso il concetto di moda a piccoli prezzi per tutta la famiglia; realizzando un’ampia e versatile offerta pensata per tutti i budget, gli stili, le shape, con un’attenzione particolare, nello scenario italiano, rivolta all’universo delle mamme.

KIABI Italia vuole essere il compagno di viaggio delle mamme, accompagnandole nel loro percorso di vita più intenso, con servizi e offerte dedicati. La medesima attenzione rivolta alle clienti è stata riservata alle dipendenti. La percorrenza di questo doppio binario è frutto della simmetria delle attenzioni, uno degli assi principali di KIABI in materia di qualità della relazione.

IL PROGETTO MAAM: obiettivi e contenuto

Il progetto studiato e messo in atto dal dipartimento delle Risorse Umane di KIABI Italia, mira a rendere il più fluido possibile il percorso della maternità vissuto dalle KIABER. L’obiettivo è quello di farle sentire accompagnate dall’azienda e dal proprio store manager, in questo percorso.  

Alla futura mamma viene consegnata una guida che raccoglie tutti gli aspetti amministrativi e burocratici da seguire: una visione dettagliata sui documenti da consegnare, le tempistiche per la richiesta sul sito dell’INPS, ecc…

Il momento dell’annuncio della maternità allo store manager è un passaggio fondamentale perchè nei negozi KIABI la dipendente non può lavorare, non è prevista la seduta e lo stazionamento in piedi per tante ore e questo è considerato pregiudizievole e non compatibile con lo stato di gravidanza. Viene quindi effettuata una richiesta di interdizione di lavoro anticipata (con retribuzione percepita al 100%) che dura fino al settimo mese, compatibile con l’inizio della maternità obbligatoria. Durante il periodo di maternità obbligatoria la dipendente percepirà il 100% della retribuzione. Ulteriore vantaggio, per le KIABER, è rappresentato dall’ integrazione del 30% dello stipendio nel periodo di sei mesi di maternità facoltativa, se presa senza frazionamenti, che si va ad aggiungere al 30% previsto dall’INPS.È uno degli assi distintivi di questo accompagnamento in senso lato.

Altro elemento che offre l’azienda è l’aiuto e il supporto nelle richieste inerenti il pacchetto maternità Fondo Est in forma rimborsuale. Sono comprese nella garanzia le seguenti attività: Visite di controllo ostetrico ginecologiche, Controlli ostetrici, Visita anestesiologica in caso di programmazione di parto cesareo e di parto indolore, Ecografie, Analisi di laboratorio clinico, Accertamenti diagnostici e Indagini genetiche, Indennità di parto. 

Una volta rientrata dal congedo maternità, la KIABER ha la possibilità di prendere parte al Codev: un percorso di sviluppo personale che si basa sull’intelligenza collettiva, organizzato specificatamente per le mamme, in modo tale che vi sia un comune denominatore di tematiche all’ insegna del reinserimento nel contesto professionale, dopo mesi di assenza.  

Lo store manager della dipendente inoltre stabilisce con la risorsa, nel primo mese dal rientro della maternità, la pianificazione dei suoi turni in forma agevolata in funzione delle esigenze emerse (compatibilmente con l’organizzazione del negozio).  

Sempre nell’ottica della simmetria delle attenzioni, a partire dal secondo semestre del 2021, sarà possibile anche per le KIABER la fruizione del buono bebè.

Presente già da anni nel portfolio servizi a disposizione dei clienti, con il servizio del buono bebè, si accumula in 1 anno il 10% dell’ammontare degli acquisti, fatti in negozio o su kiabi.com, nei reparti premaman e bebè. Una volta chiuso, si hanno sei mesi di tempo per utilizzare il buono in tutti i reparti KIABI. Il buono bebè funziona come un “salvadanaio virtuale” e aiuta a risparmiare mentre si acquista.  

KIABI vuole garantire la simmetria delle attenzioni tra dipendenti e clienti. Tutti fanno parte dello stesso cerchio, della stessa grande Famiglia.